La vita

Chi è?

Malala Yousafzai è un’attivista pakistana nata il 12 luglio 1997 a Mingora, nella valle dello Swat. Fin da giovane, ha mostrato una forte determinazione nel promuovere l’istruzione femminile in Pakistan, sfidando le restrizioni imposte dai talebani.

La storia

2008

Primi anni e attivismo iniziale

Nel 2008, all'età di 11 anni, Malala iniziò a scrivere un blog anonimo per la BBC in urdu, descrivendo la vita sotto il regime talebano e le difficoltà affrontate dalle ragazze per accedere all'istruzione. La sua voce divenne un simbolo di resistenza e speranza per molte persone.

2012

Attentato e recupero

Il 9 ottobre 2012, mentre tornava a casa da scuola, Malala fu vittima di un attentato: un militante talebano le sparò alla testa. Sopravvissuta miracolosamente, fu trasferita nel Regno Unito per ricevere cure mediche specialistiche. Dopo un lungo periodo di riabilitazione, riprese gli studi e continuò la sua missione per l'istruzione femminile.

2014

Premio Nobel per la Pace

Nel 2014, a soli 17 anni, Malala è diventata la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace, riconosciuta per la sua lotta contro l'oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto all'istruzione per tutti. Ha inoltre fondato il Malala Fund, un'organizzazione che promuove l'accesso all'istruzione per le ragazze in tutto il mondo.

2021

Laurea e matrimonio

Nel 2021, Malala ha conseguito la laurea in Filosofia, Politica ed Economia presso l'Università di Oxford. Nello stesso anno, ha annunciato il suo matrimonio con Asser Malik. Continua a essere una voce influente a livello globale, sostenendo l'importanza dell'istruzione e dei diritti delle donne.

Riconoscimenti

Premio Nobel per la Pace

2014

Laurea a Oxford

Filosofia, Politica ed Economia

Malala Fund

Fondazione per l'istruzione femminile

Impegni attuali

Documentario "Bread and Roses"

Recentemente, Malala ha collaborato con Jennifer Lawrence alla produzione del documentario "Bread and Roses", che racconta la vita di tre donne afghane dopo il ritorno al potere dei talebani nel 2021. Il film mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle restrizioni imposte alle donne in Afghanistan e a fungere da forma di resistenza, dando voce alle loro storie.

Critica alla comunità internazionale

Inoltre, Malala ha criticato la comunità internazionale per la mancanza di interventi efficaci contro l'"apartheid di genere" imposto dai talebani in Afghanistan, esortando le nazioni a prendere misure più decise per sostenere i diritti delle donne afghane.

Autobiografia

La sua storia è raccontata nell'autobiografia "Io sono Malala", pubblicata nel 2013, che offre una visione dettagliata delle sue esperienze e della sua lotta per l'istruzione femminile.